Premio Erminio Ferrari
Il Premio Erminio Ferrari -dedicato alla memoria del giornalista de La Regione recentemente scomparso- è stato assegnato a Patrick Solcà (RSI) per il reportage radiofonico “Asperger: il coach che fa la differenza”, lavoro finale per l’ottenimento del diploma cantonale di giornalismo.
Il riconoscimento -sottolinea il gruppo di colleghi di Erminio che ha istituito il Premio- vuole evidenziare “la capacità del giovane autore nell’affrontare un tema complesso, delicato sul piano umano e famigliare, e di saperlo svolgere con una narrazione accurata, rispettosa, efficace e propositiva”. Il reportage è stato selezionato dalla Commissione d’esame del Corso di giornalismo della Svizzera Italiana, fra una ventina di lavori esaminati.
Erminio Ferrari era responsabile della redazione esteri de La Regione, e ha rappresentato il meglio della professione: capacità di scrittura, indipendenza di giudizio, accuratezza nella selezione delle fonti; è stato sempre un punto di riferimento redazionale prezioso, disponibile e stimato; era apprezzato anche per la grande passione per i problemi e la storia locali, come testimoniano diversi suoi libri.
Premio Renato Porrini 2020
Il Premio Renato Porrini viene assegnato per ogni edizione al lavoro di diploma del Corso di giornalismo della Svizzera italiana che meglio tiene conto della responsabilità sociale insita nella pratica giornalistica.
La giuria, composta da Barbara Sostaric, Peter Schiesser e Fabio Dozio, ha dunque valutato anche quest’anno i servizi e gli articoli segnalati dalla Commissione d’esame del corso.
Il lavoro ritenuto più meritevole, dal profilo della qualità giornalistica, e al quale va il premio è il servizio radiofonico:
“Un viaggio al femminile dietro le sbarre” realizzato da Natascia Bandecchi.
Il servizio radiofonico di Natascia Bandecchi, realizzato per la RSI, della durata di venti minuti, tratta un tema sensibile e d’attualità. Mette in rilievo, con uno sguardo critico, una lacuna del sistema giudiziario ticinese: la mancanza di un carcere femminile.
Il tema è svolto in modo equilibrato e diversificato. Si dà la parola a una testimone, una donna reclusa che sta scontando la pena nella Svizzera romanda, si interpella una deputata che ha promosso un atto parlamentare sul tema, si intervista il direttore delle Strutture carcerarie ticinesi, la capo servizio di medicina penitenziaria dell’Ente ospedaliero cantonale, un’assistente sociale e anche un agente penitenziario. Molte voci per contestualizzare il tema e, in particolare, per mettere in luce la discriminazione nei confronti delle donne.
Il servizio è ben costruito e ritmato e completo dal profilo informativo.
La giuria sottolinea che la qualità della lettura e la voce della giornalista sono molto buone.
In sostanza il documentario, con le parole del direttore delle Strutture carcerarie Laffranchini, afferma che in Ticino, per le donne, “manca una dignità detentiva”. La giuria valuta positivamente la denuncia, nel lavoro di Natascia Bandecchi, di questa discriminazione nei confronti delle donne condannate a scontare una pena.
La giuria segnala inoltre un altro servizio radiofonico meritevole di attenzione. Si tratta di:
“Asperger: il coach che fa la differenza”, realizzato da Patrick Solcà per la RSI.
Il mondo di chi è affetto dalla sindrome di Asperger è poco conosciuto e il documentario di Patrick Solcà inquadra bene il tema, basandosi sulla testimonianza di due giovani, dei coach che li seguono, dei genitori. Si interpellano anche gli esperti dell’Assicurazione invalidità e dell’associazione autismo per completare l’informazione sul tema. Servizio ben scritto e ben costruito.
Le nostre congratulazioni ai vincitori!