Si è conclusa con la Cerimonia di premiazione tenutasi il 16 dicembre nell’Aula del Gran Consiglio a Bellinzona l’edizione del Corso di giornalismo della Svizzera italiana 2022.
Diretto dal giornalista Aldo Sofia, il Corso di giornalismo quest’anno ha visto la partecipazione di 21 giornalisti e 11 operatori dei media provenienti da diverse testate del nostro Cantone. Un’edizione segnata –come sempre- da un ricco programma, sia teorico che pratico, orientato a trasmettere i fondamentali del giornalismo e al contempo a fornire strumenti ed esperienze sul campo per mettere i giovani professionisti nella condizione di affrontare al meglio le nuove sfide e le nuove sollecitazioni di un mondo professionale sempre più complesso e in costante evoluzione. Tutto questo restando fedele a quanto sancito nella legge del 16 giugno del 1986 con cui il Cantone approvò in via definitiva l’istituzione del Corso di giornalismo stabilendo che il Corso deve “contribuire alla preparazione alle carriere professionali nel giornalismo stampato, parlato e visivo e all’esercizio delle attività pubblicistiche; esso costituisce inoltre un supporto culturale di aggiornamento per tutti i giornalisti professionisti”.
Per la riuscita e il successo del Corso in questi ultimi anni un ringraziamento speciale da parte della Commissione e della Presidente va ad Aldo Sofia che ne ha assunto la direzione nel 2017 mantenendola con successo per tre edizioni. A lui -insieme al precedente presidente Gianni Gaggini- il merito di aver aperto, in sintonia con i tempi, i nuovi sviluppi e le nuove esigenze del mestiere, l’iscrizione e la frequenza anche agli operatori dei media. Una scelta che ha saputo intercettare un’esigenza concreta da parte del settore rafforzando l’offerta del Corso di giornalismo che resta un’occasione unica di formazione nel nostro Cantone.
Ad Aldo Sofia, che con questa edizione saluta il Corso di giornalismo, succederà il giornalista Roberto Antonini che ha vinto il concorso quale direttore indetto dalla commissione del Corso di giornalismo questa primavera.
Classe 1957, a lungo responsabile dell’approfondimento culturale della Rete Due della RSI, studi in Storia e Antropologia a Parigi, giornalista dal 1984, Roberto Antonini è stato inviato in Africa e Medio Oriente, ed è stato corrispondente dagli Stati Uniti per la radio Svizzera Romanda dal 1995 al 2001. Ha ricoperto poi la carica di Capo dell’Informazione della Radio Svizzera fino al 2007. Tra i premi conferitigli per la sua attività giornalistica, il Prix Suisse, il “Grand Prix du Journalisme des Radios Publiques de Langue Française” e il premio dell’Associazione Ticinese di Giornalismo. Da poco in pensione Roberto Antonini abbraccia questa nuova sfida con tutto l’appoggio e la fiducia della Commissione che vede in lui la figura adeguata a prendere in mano le redini del Corso e a traghettarlo verso nuovi orizzonti.
Oltre ad essere per i corsisti un’occasione di incontro e di scambio, un momento in cui raccogliere le soddisfazioni di un anno, la Cerimonia è stata anche l’occasione per annunciare e consegnare due premi importanti: il Premio Renato Porrini 2022 e il Premio Erminio Ferrari 2022 che mettono in luce tre lavori particolarmente meritevoli presentati agli esami.
Premio Renato Porrini 2022
Il Premio Renato Porrini viene assegnato per ogni edizione al lavoro di diploma del Corso di giornalismo della Svizzera italiana che meglio tiene conto della responsabilità sociale insita nella pratica giornalistica.
La giuria, composta da Barbara Sostaric, Peter Schiesser e Fabio Dozio, ha valutato come da regolamento i servizi e gli articoli segnalati dalla Commissione d’esame del Corso. Il lavoro ritenuto più meritevole dal profilo della qualità giornalistica è “Violenza al femminile” realizzato da Federica Ciommiento (giornalista de laRegione).
Motivazioni della giuria:
Il tema è interessante, e merita di essere salutata positivamente la scelta di considerare la violenza domestica non solo dal punto di vista maschile, ma anche femminile. Dal lavoro risulta in modo chiaro che si tratta quasi sempre di rapporti in cui ognuno è, contemporaneamente, vittima e carnefice. La testimonianza raccolta è quella di una donna che arriva ad aggredire il compagno, dal quale non riesce a distaccarsi. Un legame forte che unisce due sofferenze. Il servizio è ben costruito, intercalando la testimonianza con la voce di esperti che intervengono in modo conciso ma efficace. Buona la sonorizzazione e il ritmo complessivo.
Premio Erminio Ferrari 2022
Vincono ex equo il Premio Ferrari della Commissione esami i lavori finali di Philippe Blanc (regista e giornalista RSI) e Marco Tagliabue (regista e giornalista RSI).
Quest’ultimo con il podcast in tre puntate dal titolo “Ti sparo in mezzo agli occhi”, che racconta la sua esperienza personale di giornalista minacciato da una famiglia n’dranghetista che operava nel Nord Italia (con addentellati anche in Svizzera).
Philippe Blanc vince con il lavoro col titolo ‘Il cacciatore di Balene”, un’inchiesta televisiva realizzata in particolare in Islanda e che denuncia la caccia illegale di balene, il grande cetaceo minacciato di estinzione e per questo tutelato da norme che dovrebbero impedirne la strage.
La motivazione del Premio dedicato al compianto collega Erminio Ferrari si basa sulla convinzione che nei due casi vengono espresse la qualità e il rigore sempre promossi dal giornalista e scrittore per molti anni responsabile della redazione esteri della Regione Ticino.
Conclusasi dunque l’edizione 2022 del Corso di giornalismo della Svizzera italiana si inizia a guardare alla prossima sotto la direzione di Roberto Antoni che partirà a settembre 2023. Informazioni e dettagli verranno annunciati a inizio 2023.